Residenza F20

immagini informazioni

Residenza F20

immagini informazioni

Tipologiaresidenziale

SitoPadova (PD)

Anno2020

Dimensione900 mq

TeamDavide Parpagiola, Dario Friso, Angela Martini

 ph Alessandra Bello

“Costruire sul costruito” è il cardine di questo progetto residenziale di 4 appartamenti, Forcellini20, carico di una pluralità di significati: non è solo recupero o semplice innesto sull’esistente ma è l’impostazione di un vero dialogo con il contesto urbano e urbanizzato della zona andando a operare sull’edificio che alla fine diventa altro, nuovo.

Trattasi di un’operazione di ristrutturazione che ha mantenuto il sedime di un vecchio edificio. La lettura delle due parti – quella “vecchia” e quella nuova – è data dall’attacco a terra, che insiste sulle vecchie murature, arretrato rispetto ai piani superiori che sono quindi a sbalzo rispetto al piano terra. Questo determina proprio la percezione di ciò che era e ciò che è diventato: una dichiarazione dell’ampliamento dell’innesto operato, non tanto a livello architettonico, ma alla micro scala urbana.

La composizione, dunque, vede il piano terra rispettare la sagoma del precedente immobile e la ricerca di allineamento alla strada su cui affaccia. I piani superiori, invece, con una spinta decisa sbalzano verso l’esterno quasi come un movimento di ribellione contro il confine originario.

Il lessico utilizzato in pianta, studiato per la migliore vivibilità e comfort abitativo, è costituito da setti lisci e da poche aperture che chiudono il lato strada, peraltro molto trafficata seppur di quartiere, al fine di favorirne naturalmente l’isolamento termico e acustico; al contrario, il versante sud è caratterizzato da spazi e viste di maggior respiro attraverso affacci su ampie terrazze. Il risultato è un edificio che cambia a seconda della prospettiva da cui lo si guarda. La facciata d’ingresso è il volto identitario dell’edificio: un prospetto pieno, movimentato da pochi elementi che sono la finestra, il disegno forato verticale che taglia le terrazze e il civico in lettere che diventa nome.

Il “gioco” di setti, aperture e sospensioni è stato evidenziato anche dall’utilizzo di colori contrastanti – il bianco per l’attacco a terra, più lieve, e il grigio scuro per il volume, più “grave”, con l’effetto di enfatizzare le forme, ma soprattutto di un blocco sospeso – in una costante operazione di verità, per mettere in evidenza la ragion d’architettura.